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Esodi
ESODI. Rotte migratorie dai paesi sub-sahariani verso l’Europa
La mappa web raccontata dai migranti
Martedì 13 settembre ore 11.00
Sala Stampa Estera, via dell’Umiltà 83/c-Roma
Le informazioni sono state raccolte in particolar modo in Sicilia – nei centri di accoglienza straordinaria (CAS) di Ragusa e nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) di Mineo – e a Roma, nei luoghi informali di accoglienza e presso il centro Psychè per la riabilitazione delle vittime di tortura. Testimonianze sono state raccolte anche a Ventimiglia e in Egitto, ad Aswan e al Cairo. In tutti questi luoghi Medu opera portando supporto socio-sanitario ai migranti, prima assistenza medica, servizi di riabilitazione medico-psicologica per le vittime di tortura e di trattamenti inumani e degradanti. Esodi racconta anche con dati aggiornati le conseguenze del viaggio sulla salute fisica e mentale di un’intera generazione di giovani africani; un viaggio in cui, come ha detto un testimone, “non sei più un essere umano”.
Presenteranno la mappa i team di Medu che hanno assistito i migranti e raccolto le testimonianze in Egitto, in Sicilia e a Roma insieme ad alcuni protagonisti diretti del viaggio.
Ufficio stampa – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org
Medici per i Diritti Umani (MEDU), organizzazione umanitaria indipendente, fornisce dal 2006 assistenza e orientamento socio-sanitario ai rifugiati in condizioni di precarietà nell’ambito di differenti programmi. Il progetto “ON TO: Stopping the torture of refugees from Sub-Saharan countries along the migratory route to Northern Africa” (Stop alla tortura dei rifugiati lungo le rotte migratorie dai paesi sub-sahariani verso il Nord Africa) è co-finanziato dall’Unione Europea, da Open Society Foundations e da Oxfam Italia. Il progetto, implementato in Italia (Sicilia e Roma) da Medici per i Diritti Umani (MEDU) e in Israele, dalle ong partner “Hotline for Refugees and Migrants” e “Physicians for Human Rights – Israel”, si propone di favorire l’individuazione e la presa in carico psicologica e psichiatrica dei migranti forzati vittime di tortura e di svolgere un’azione di testimonianza a livello nazionale ed europeo sui temi della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti lungo le rotte migratorie dall’Africa sub-sahariana all’Italia.