LA STORIA DI S. | Medici per i Diritti Umani

LA STORIA DI S.

S. è somalo, ha 29 anni, è arrivato in Italia nel 2009 e ottenuto un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria. Nel corso di questi 3 anni ha tentato due volte di superare i limiti imposti dal regolamento di Dublino II, spostandosi verso la Norvegia ma fallendo entrambe le volte. MEDU lo ha incontrato a maggio 2012. S. è iscritto al SSR e ha un medico di medicina generale che però al momento del nostro primo incontro non aveva ancora conosciuto. Già nel 2009, in Norvegia, si sospettava una TBC polmonare attiva. Per tale motivo, veniva sottoposto ad accertamenti e curato, ma il trattamento è stato bruscamente sospeso per il rimpatrio forzato in Italia. Dal 2009 S. non è stato più seguito dal punto di vista medico. Al momento della prima visita ha subito riferito agli operatori MEDU dolore all’emitorace sinistro e dispnea per sforzi lievi/moderati. Poiché necessitava di effettuare esami ematici e RX torace per escludere eventuale TBC secondaria è stato inviato al suo medico con lettera di accompagnamento in cui venivano spiegati i dati e le notizie raccolti. Il medico ha prescritto visita infettivologica, senza però fornire indicazioni sul percorso di prenotazione e senza informarlo della necessità di pagare un ticket, salvo il caso di poter attestare preventivamente il suo stato di indigenza. S. è quindi andato a svolgere gli esami prescritti e si è inaspettatamente ritrovato obbligato a pagare il ticket dovuto, anche qualora avesse deciso di non ritirare gli esiti. Considerando che ai fini del riconoscimento dello stato di indigenza S. è impossibilitato a presentare una dichiarazione ISEE poiché privo di residenza nel comune di Firenze, MEDU lo invia comunque al centro per l’impiego per l’iscrizione nelle liste di mobilità. S., ora in possesso del certificato di disoccupazione, viene quindi inviato da MEDU all’anagrafe sanitaria per la richiesta di esenzione per motivi di disoccupazione. S. ottiene il codice di esenzione, ma è fortunato perché la distinzione disoccupato avente diritto all’esenzione/inoccupato che non ha diritto all’esenzione, prevista dalla nuova normativa della regione Toscana, casualmente non gli viene applicata. Solo grazie allo sforzo di orientamento e informazione di MEDU S. ha conosciuto il proprio medico di famiglia, è stato preso in carico dal servizio malattie infettive, ha eseguito gratuitamente visite specialistiche e accertamenti. E’ stato possibile confermare la diagnosi di TBC latente ed escludere il rischio di contagio nella comunità somala di appartenenza.