L’arrivo di Sarwai in Italia | Medici per i Diritti Umani

L’arrivo di Sarwai in Italia

E’ arrivato qualche giorno fa a Roma, proveniente dalla Grecia e diretto in Norvegia dove lo aspetta uno zio. Sarwari è poco più che un bambino, ha 15 anni, ed è evidente a chiunque ne osservi il viso e il fisico. Non è evidente però per la polizia che dopo averlo prelevato a Ostiense, presso una misera tenda dove ha trovato unico rifugio, lo dichiara maggiore di età, nonostante abbia scritto la sua data di nascita e abbia in tutti i modi cercato di comunicare la sua verità.
Sarwari è stato dichiarato maggiorenne senza la presenza di un interprete, senza essere stato portato all’ospedale come la legge prevede, per effettuare la radiografia al polso che permette, con una certa approssimazione, di determinare l’età.Ora che per la legge ha diciotto anni, Sarwari non potrà più fare richiesta d’asilo in Norvegia, dove ha qualche speranza di integrazione, perché così stabilisce il regolamento in vigore nei paesi europei.
Se vuole potrà fare richiesta d’asilo in Italia e nel frattempo tornarsene in strada o, se gli va bene in una tenda malconcia, in attesa che si liberi un posto in qualche centro d’accoglienza.
Ma Sarwari potrebbe anche decidere di chiedere giustizia ad un Tribunale affinché ne riconosca la minor età e quindi la possibilità di chiedere asilo in un altro paese che non sia l’Italia.
I tempi però sono lunghi, come minimo due mesi, e nel frattempo sarà comunque costretto a rimanere per strada poiché, fino alla decisione definitiva, non potrà essere accolto né presso un centro per minori, né presso un centro per adulti.
Ecco che il sistema produce un nuovo senza dimora.