Il rapporto del Senato USA conferma la complicità del personale sanitario nelle torture della CIA | Medici per i Diritti Umani

Il rapporto del Senato USA conferma la complicità del personale sanitario nelle torture della CIA

Tutte le persone coinvolte devono rispondere degli abusi sui detenuti

Medici per i Diritti Umani diffonde il comunicato di Physicians for Human Rights-PHR (Medici per i Diritti Umani – Stati Uniti) sul Rapporto del Select Intelligence Committee del Senato USA

Comunica 10 Dicembre - CIE

New York, Roma, 10 dicembre 2014 – Alla luce del rapporto della Commisione Intelligence del Senato USA sulle torture della CIA, Medici per i Diritti Umani (PHR) denuncia la responsabilità di tutti coloro che hanno progettato, autorizzato, realizzato e permesso la tortura sistematica e i maltrattamenti sui detenuti.

“Gli operatori sanitari hanno avuto un ruolo fondamentale nella abusi e nelle brutalità esposti nel rapporto e devono essere ritenuti responsabili”, ha detto il dottor Vincent Iacopino, senior medical advisor di PHR. “Essi sono stati complici in ogni fase: nella progettazione di tecniche di tortura, nel monitoraggio dell’inflizione di severo dolore fisico e psichico, e non essendo stati in grado di documentare con chiarezza i danni provocati da trattamenti inumani degradanti. Quello che è successo è illegale e immorale, e dobbiamo garantire che ciò non si ripeta mai più.”

Il coinvolgimento degli operatori sanitari nel monitoraggio delle tecniche di tortura era fondamentale per fornire protezione legale a coloro che effettuavano il programma della CIA. Per PHR l’utilizzo di medici e psicologi è stato il principale strumento con cui il governo degli Stati Uniti ha tentato di giustificare la tortura come “sicura, legale, ed efficace.” I professionisti della salute che sono stati coinvolti hanno tradito i loro doveri etici e hanno profondamente nuociuto alle persone che avrebbero dovuto proteggere.

“Per più di un decennio, il Governo degli Stati Uniti ha mentito sull’uso della tortura” , ha dichiarato Donna McKay, Direttore esecutivo di PHR. “Il rapporto conferma che gli operatori sanitari hanno utilizzato le loro competenze per distruggere la mente e il corpo dei detenuti. Attraverso le loro azioni, hanno scalfito la fiducia nei medici, danneggiato l’integrità delle loro professioni e commesso violazioni dei diritti umani imputabili agli Stati Uniti e per le quali l’unico rimedio sarà il riconoscimento della loro responsabilità personale.

PHR chiede quindi che tutti coloro che si sono resi colpevoli o complici di atti di tortura e di maltrattamento dei detenuti siano indagati e processati e che ogni membro del personale sanitario che ci abbia partecipato sia sanzionato dall’interdizione di esercitare la propria professione. Inoltre, PHR lancia nuovamente un appello alla trasparenza, indirizzato in particolare al Governo degli Stati Uniti in modo che chiarisca in quale misura i suoi agenti o le persone che hanno operato sotto la sua autorità, abbiano violato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Tortura e la Costituzione americana.

PHR ha documentato in modo dettagliato l’uso sistematico della tortura psicologica e fisica da parte dei militari statunitense e del personale sanitario a Guantánamo Bay, Abu Ghraib, la base aeronautica di Bagram , e in altri luoghi nei suoi rapporti, in particolate in Break Them Down, Leave No Marks, Broken Laws, Broken Lives, Aiding Torture, e Experiments in Torture.

Ufficio stampa PHR USA – Vesna Jaksic Lowe, MS, Deputy Director of Communications, New York, vjaksiclowe@phrusa.org Tel: 917-679-0110
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Ufficio stampa MEDU – 3343929765 / 0697844892 info@mediciperidirittiumani.org

Medici per i Diritti Umani (MEDU) e Physicians For Human Rights (PHR) fanno parte dell’ International Federation of Health and Human Rights Organisations (IFHHRO)

Tipo di documento: Comunicati stampa