Medu al SIFF – SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL | Medici per i Diritti Umani

Medu al SIFF – SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Medu al Sulmona International Film Festival

 

Venerdì 10 novembre ore 21.00

una serata per parlare di:

LIBIA, L’ITALIA E LE MIGRAZIONI

Con la proiezione del nuovo film di Andrea Segre “L’ORDINE DELLE COSE

Film patrocinato da Amnesty International Italia, Medici per i Diritti Umani (MEDU), e NAGA onlus.

E la testimonianza di Medici per i diritti umani ( MEDU) che  presenterà:

la nuova  mappa interattiva: “Esodi. Rotte migratorie dai paesi sub-sahariani all‘Europa”

e il video testimonianza: “Lager Libia. I migranti raccontano l’indicibile”

Interviene per MEDU: Alberto Barbieri coordinatore generale

 

medu a sulmona film festival“Il mondo dovrebbe essere al contrario Mr. Kohler” si dice ad un certo punto del film. Prima gli uomini, la loro dignità, i loro diritti e poi il resto. Ma così non è poiché la ragion di stato procede, ha sempre cinicamente proceduto, con un’altra logica. Il flusso migratorio nel Mediterraneo è stato bloccato, ma qual è appunto il suo prezzo?

Il film intenso e rigoroso di Andrea Segre ci offre la versione di Corrado, poliziotto in missione in Libia per conto del governo italiano con il compito di far funzionare per davvero gli accordi italo-libici per il contrasto dell’immigrazione illegale. La realtà imprevista in cui si trova immerso suo malgrado Corrado, il granello di sabbia che inceppa “l’ordine delle cose”, si rivela sorprendentemente complementare alla realtà che i medici, gli psicologi e i volontari di Medici per i Diritti Umani scoprono quotidianamente dai racconti e dalle testimonianze dei migranti assistiti appena sbarcati dalla Libia. La Libia è oggi un immenso campo di sfruttamento, tortura e morte per migliaia di migranti. L’85% dei migranti assistiti da MEDU ha riportato di aver subito violenze e abusi gravissimi in carceri, centri di detenzione per migranti e luoghi di sequestro.

“La prima volta che sono partito in mare la guardia costiera libica ci ha intercettato e ci ha riportato a terra. Ci ha condotto in una prigione a Zawia che si chiama Ossama Prison…Quello che differenzia questa prigione dalle altre è il fatto che se si paga il riscatto si è sicuri che si verrà rilasciati, cosa non sempre vera per le altre prigioni. Avvengono infinite crudeltà e torture lì dentro ma finalizzate ad ottenere i soldi, non la violenza diffusa che si vede negli altri posti. Questa prigione viene monitorata da una commissione di europei una volta al mese. Durante la visita mensile le guardie fanno sparire tutti gli strumenti di tortura, le catene e aprono tutte le celle così che sembri un campo profughi piuttosto che una prigione. Poi quando la visita è finita tutto ricomincia come prima.”

Xavier, 25 anni dal Camerun, sbarcato a Pozzallo

Medici per i Diritti Umani (MEDU) è un’organizzazione umanitaria indipendente che fornisce dal 2004 assistenza e orientamento socio-sanitario ai migranti forzati in condizioni di precarietà nell’ambito di differenti programmi in Italia e in Nord Africa. Le testimonianze della mappa ESODI sono state raccolte in particolar modo in Sicilia – nell’Hotspot di Pozzallo, nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Ragusa e nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) di Mineo – ed a Roma nei luoghi informali di accoglienza e nel Centro Psychè per la riabilitazione delle vittime di tortura. Alcune Testimonianze sono state raccolte anche a Ventimiglia e in Egitto, ad Assuan e al Cairo. In tutti questi luoghi Medu opera portando supporto socio-sanitario ai migranti, prima assistenza medica, servizi di riabilitazione medico-psicologica per le vittime di tortura e trattamenti inumani e degradanti.

Ufficio stampa 3927590173- comunicazione@mediciperidirittiuamni.org